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martedì, aprile 17, 2007

Il "Piccolo Mondo Antico Fogazzaro"

Antonio Fogazzaro
(Vicenza 25/3/1842 - Vicenza 7/3/1911)




Nacque in un'agiata famiglia di tradizioni cattoliche.

Scriverà di se stesso: «Dicono che sapessi leggere prima dei tre anni, che fossi un énfant prodige, antipatico genere. Infatti ero poco vivace, molto riflessivo, avido di libri. Mio padre e mia madre mi istruivano con grande amore. Avevo un carattere sensibile, ma chiuso».

Concluse gli studi elementari nel 1850: scriverà poi di non avere «mai studiato con gran zelo quello che dovevo studiare, anche da ragazzetto leggevo con avidità ogni sorta di libri dilettevoli; per il vero studio non avevo nessun entusiasmo.

Nel 1856 inizia a frequentare il liceo; tra i suoi professori è il poeta Giacomo Zanella: «Fu lui che mi fece innamorare di Heine. Io non vedevo, non sognavo più che Heine». Non si crea amici fra i suoi compagni di scuola: «Passavo per aristocratico, reputazione che ho poi avuto più o meno dappertutto per il mio esteriore freddo, riservato e soprattutto per il mio odio della trivialità» ed è un adolescente timido e romantico: «Le mie fantasie amorose erano sempre tanto fervide quanto aeree: mi figuravo di avere un'amante ideale, un essere sovrumano come Chateaubriand descrive la sua Silfide. Con le signore ero di un imbarazzo, d'una timidezza, di una goffaggine straordinarie».

Terminato il liceo nel 1858, i suoi interessi lo spingerebbero verso studi di letteratura ma trova l'opposizione del padre, che non trova in lui capacità letterarie e intende farne un avvocato. Nel novembre del 1860 la famiglia Fogazzaro si trasferisce a Torino e Antonio è iscritto alla facoltà di giurisprudenza dell'Università sabauda. Studia poco e malvolentieri, frequenta più spesso i caffè, giocando al bigliardo, che le aule dell'Università e perde anche la fede cattolica; scrisse poi di aver provato allora «una certa soddisfazione come per aver rotto una catena pesante; sentivo però anche un lontano dubbio di errare. Lo provai specialmente la prima Pasqua che passai senza Sacramenti. So di avere passato delle ore di grande agitazione interna, passeggiando per il giardino deserto del Valentino».

Continua a scrivere poesie e il giornale Universo ne pubblica alcune nel 1863. Nel novembre dell'anno successivo la famiglia si trasferisce a Milano e Antonio svolge il proprio praticantato presso uno studio legale.

Fogazzaro conosceva fin dall'infanzia la famiglia vicentina dei conti Valmarana; sposa la giovane Margherita a Vicenza il 31 luglio 1866.

Il suo lavoro di collaboratore svogliato di uno studio legale non gli permette di mantenere sé stesso e la moglie senza il soccorso economico della sua famiglia di origine. A Milano conosce Abbondio Chialiva, un vecchio carbonaro che lo introduce nell'ambiente letterario degli scapigliati, scrittori che, come Emilio Praga, i fratelli Arrigo e Camillo Boito, Iginio Ugo Tarchetti, cercavano, consapevoli del provincialismo letterario italiano, nuove strade nell'arte, rifacendosi alle tradizioni romantiche tedesche e francesi. Si lega in particolare con Arrigo Boito ma non farà mai parte di quella corrente che, per quanto confusa e velleitaria, appariva troppo ribelle ai suoi occhi di borghese conservatore e intimamente conformista.

Nel 1868 supera gli esami di abilitazione alla professione di avvocato; scrive allo zio Giuseppe il 21 maggio: «Eccomi avvocato; bell'affare per i miei futuri clienti! Intanto metto il Codice Civile in disponibilità, mando la Procedura in licenza e condanno il Codice Penale alla reclusione». Pensa infatti di dedicarsi ancora alla poesia.

Nel 1869 rientrò a Vicenza e si dedicò all'attività letteraria, affrontando dapprima i temi della filosofia positivista e dell'evoluzionismo darwiniano, e poi accostandosi al modernismo, del quale condivise molti degli aneliti di riforma della Chiesa e della cultura cattolica e l'esigenza di sottoporre i testi biblici alla critica storica (Il Santo del 1905).
Venne nominato senatore. Figura assai discussa, fu tra i maggiori interpreti della crisi dei valori etici e civili della borghesia italiana nell'epoca post-unitaria. Socio dell'Istituto Veneto dal 1889, ne fu vicepresidente dal 1900 al 1902 e presidente dal 1902 al 1905

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Piccolo mondo antico


Nel luglio 1894 decide di cessare la relazione con la Buchner (Felicitas Buchner, bavarese istitutrice dei figli del cognato dello scrittore) - la Elena del "Daniele Cortis".
Il 16 maggio 1895 muore a ventanni il figlio Mariano; scrive alla cugina Anna: «adesso è lui che guida me, è lui che mi assiste, che mi consiglia, che mi aiuta col mio stesso pianto».
L'anno dopo esce il suo capolavoro, Piccolo mondo antico, meditato e lentamente composto fin dal 1889. Ambientata negli anni che precedono la Seconda guerra d'indipendenza, sullo sfondo del lago di Lugano, è la storia della famiglia del nobile Franco Maironi, cattolico e liberale, e della piccolo borghese Luisa Rigey, al cui matrimonio si era opposta la filoaustriaca marchese Orsola, nonna di Franco. Le difficoltà economiche e il senso profondo di schiettezza e di giustizia che anima Luisa, rispetto al carattere flessibile di Franco, rendono difficile il rapporto fra i due coniugi fino ad allontanarli quando la piccola figlia Ombretta muore annegando nel lago; ma mentre Luisa si chiude in se stessa e si dedica allo spiritismo nell'illusione di ricostituire un contatto con la bambina, Franco si trasferisce a Torino, dove lavora e acquisisce la coscienza della necessità di partecipare attivamente alla liberazione delle terre italiane dall'occupazione austriaca.

Il romanzo si conclude con l'incontro dei due coniugi all'Isola Bella, nel 1859, dove Franco s'imbarca per raggiungere la riva lombarda del lago Maggiore e combattere con le truppe italiane: l'annuncio del rinnovamento risorgimantale allude a un prossimo, rinnovato rapporto tra Franco e Luisa.

Come scrisse il Gallarati Scotti nella sua biografia, in questo romanzo il Fogazzaro «ha scoperto le pure sorgenti della sua sincerità e della sua ispirazione. L'accento nuovo e originale egli l'ha trovato nella rinuncia a tutti i sentimenti torbidi e convenzionali che attraggono le masse e in una più intima comunione con gli ideali che gli erano stati trasmessi dai suoi padri; con gli uomini e la terra della sua infanzia. Egli ha voluto glorificare le cose umili e non comprese dal mondo: un paese nascosto tra le ultime pieghe della terra lombarda; anime generose, dolorose e buone, nascoste tra le pieghe della grande storia del Risorgimento; virtù eroiche ma non apparenti, vicende piane, affetti sani, l'amore nel matrimonio, il dolore nella famiglia, il dramma intimo fra le pareti di una modesta casa borghese».

Fu l'unanime successo del romanzo a spingere re Umberto I a emanare, il 25 ottobre 1896, il decreto di nomina a senatore del Fogazzaro il quale tuttavia, avendo un censo inferiore alle canoniche 3.000 lire d'imposta, poté entrare in Senato solo il 14 giugno 1900, soddisfacendo allora ai requisiti richiesti.

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7 Comments:

At 4/17/2007 02:34:00 PM, Anonymous Anonimo said...

Ma guarda come spazia con disinvoltura dalla musica al cinema, dallo sport alla letteratura ...

...e bravo Totò! ;)

 
At 4/17/2007 02:37:00 PM, Anonymous Anonimo said...

sai che difficoltà il copia/incolla...:D

per chi non se ne fosse accorto sto ripercorrendo "Roberspierre" degli ODP!

 
At 4/17/2007 06:56:00 PM, Blogger Unknown said...

totò, t'ha futtuta la capu con gli offlaga, no??!!!
ciao sandro, ciao a tutti!!

mb

 
At 4/18/2007 10:48:00 AM, Anonymous Anonimo said...

seeeee.....secondo te dovevamo aspettare gli ODP per considerare "futtuta" la mia "capu"???

ahimè la questione è ben più vetusta...

 
At 4/18/2007 10:53:00 AM, Anonymous Anonimo said...

Baffaccio....mostraci il tuo Profilo!!!!

 
At 4/18/2007 07:34:00 PM, Anonymous Anonimo said...

ma io nn ho mai fatto un profilo su blogger....non so perchè mi riconosce come marco..boh! misteri della tecologia...

mb

 
At 4/19/2007 10:49:00 AM, Anonymous Anonimo said...

t'aggiu mandatu tanti anni alla scola!!!

gay....di' la verità....qlke volta devi aver creato un account "Google" da qlke parte. Immagino che in un qlke momento della tua vita avrai fatto l'accesso a tale account e che da allora tu non abbia più fatto il Logout!!!

Quando sei su Banzoidi prova a vedere se, per esempio, in alto a destra dello schermo c'è una voce tipo.....come potrebbe essere?....LOGOUT?!!!!

 

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